Novamarine Defence: l’avanguardia di un mezzo defence!

Novamarine: l’avanguardia del “gommone”.

Novamarine Defence è il ramo d’azienda dedicato alle imbarcazioni professionali e militari del noto cantiere di Olbia Novamarine.

Per Novamarine Defence svolgo le mansioni di International Sales Manager, responsabile dei rapporti con le istituzioni, le Forze Armate e il tramite tra i committenti o potenziali tali e l’azienda.

Un’attività molto stimolante, grazie ai miei trascorsi di militare di carriera in Marina, unitamente alle competenze acquisite negli ambiti commerciali e della comunicazione.

Novamarine è un cantiere noto in Italia e all’estero per la visione d’avanguardia che ha sempre espresso con i suoi prodotti nel segmento dei battelli pneumatici. Il secondo cantiere in assoluto nella storia di questi mezzi, ad aver presentato un battello dotato di chiglia rigida.

Da quegli anni è passato molto tempo e tutti i produttori sono poi passati alla chiglia rigida, i così detti RIB o RHIB,  rispettivamente acronimi di Rigid Inflatable Boat o Rigid Hull Inflatable Boat.

Novamarine, dopo aver contribuito al cambiamento epocale dei battelli pneumatici, su richiesta di un reparto speciale americano negli anni ’90 ha avviato lo studio di un’ulteriore variante al RIB. Un mezzo capace di superare anche i limiti naturali del battello pneumatico.

Oggi il cantiere è di proprietà di un Gruppo industriale impegnato nel diporto a 360°, SNO (Sarda Nautica Olbia) che comprende cantieri di rimessaggio, produzione, servizi charter, importazione e distribuzione per l’Europa di marchi di primaria importanza come Hatteras, Viking e Princess più altri brand che da anni rappresenta con successo.

Assistenza post vendita, officine specializzate, tecnici e professionisti dedicati  a questi servizi e aggiornati in modo continuo presso le numerose case madri. Ancora oggi a Olbia e ancora oggi con un reparto di ricerca e sviluppo Novamarine gestito dalle persone chiave che hanno contribuito nel tempo a rendere il marchio famoso.

A chi pensa che il RIB sia il punto di arrivo del “gommone”, Novamarine negli anni ’90 ha risposto con un progetto ancora una volta rivoluzionario, eliminando le parti pneumatiche e introducendo i tubolari pieni, progettando da zero sia lo scafo sia la forma dei tubolari stessi. Perchè tutto questo? Semplicemente per la paura di forare un elemento pneumatico? Assolutamente no.

La visione di superare i limiti tipici del battello pneumatico è stata determinata dal crescere delle dimensioni, a cui non poteva corrispondere in modo simmetrico il crescere del diametro dei tubolari. Questo avrebbe compromesso il comportamento in acqua aumentando gli attriti, generando problemi di ancoraggio alla struttura rigida, divenendo vulnerabili al crescere delle loro dimensioni e, infine, non avrebbero contribuito più in modo soddisfacente all’assetto a trimarano che un battello di questo tipo deve avere.

A chi pensa che sia bastato riempire di materiale adeguato i tubolari è necessario far osservare che in realtà il progetto è molto più complesso di un comune RIB. Lo scafo è progettato in funzione dei numerosi vantaggi offerti dai tubolari pieni, che non subiscono i vincoli di forma tipici degli elementi pneumatici, dunque, possono avere forme asimmetriche per assicurare il loro contributo alla stabilità e alla portanza dinamica in tutte le condizioni.

Non è un caso se un battello Novamarine è in grado di virare a velocità decisamente superiori alla media e di mantenerla anche in uscita, così come non è un caso se il volume interno di un battello di pari dimensioni realizzato con sistema tradizionale sia di molto inferiore. I vantaggi determinati da questa tecnologia, sviluppata da Novamarine in ormai più di 20 anni di ricerca e sperimentazione, sono numerosi e certificati da centinaia di battelli in mare, professionali e da diporto, dei quali nessuno tornato in cantiere con rotture strutturali.

Tra i vantaggi più importanti l’impossibilità di far perdere le caratteristiche nautiche al mezzo anche a seguito della rottura di parte di uno dei tubolari. Poi, i livelli di sicurezza dell’equipaggio incrementati dalla presenza di falchette strutturali da poppa a prua, che un RIB tradizionale non potrà mai avere; la possibilità di disporre di aperture laterali senza compromettere la struttura e le sue caratteristiche di rigidità; la possibilità di avere un baricentro più basso grazie al piano di calpestio agevolato da una larghezza maggiore dello scafo e la presenza delle falchette verticali; una maggiore capacità di sopportare le variazioni di carico sia per la stabilità sia per le prestazioni.