Canados 808 Maximus: made in Rome, dal design alla costruzione

Di recente il cantiere Canados, storica realtà cantieristica italiana e soprattutto molto radicata sul territorio di Roma, ha annunciato il lancio durante i saloni d’autunno del nuovo Canados 808 Maximus.

Il progetto era già stato presentato in anteprima lo scorso settembre durante la conferenza stampa al Cannes Yachting Festival, ma in questi giorni in cantiere comincia la parte più importante della costruzione del primo esemplare, per un armatore che stazionerà a Palma de Mallorca.

Lo scafo è già in avanzato stato di laminazione e nei prossimi giorni sarà pronto per le rifiniture prima dell’accoppiamento con la sovrastruttura, dunque, il programma prosegue regolarmente verso la consegna prevista per il prossimo mese di luglio.

A metà febbraio in Canados partirà la laminazione della sovrastruttura, realizzata con materiali e fibre destinate a garantire una rigidità strutturale adeguata ma al contempo il contenimento dei pesi, soprattutto quelli verso l’alto a beneficio del baricentro e delle conseguenze in termini di stabilità che questo comporta.

Il primo esemplare di Canados 808 Maximus sarà motorizzato con due MAN V12 da 1.900 HP l’uno, che unitamente allo scafo disegnato per garantire efficienza e il massimo comfort possibile, sono in grado di spingere questo nuovo yacht interamente made in Rome alla velocità massima di progetto di oltre 30 nodi e alla velocità di crociera di 25. Indubbiamente si tratta di dati molto interessanti se teniamo conto delle dimensioni, che fuori tutto sono di 24,60 m di lunghezza e 6,25 di baglio. Allo stato attuale il cantiere dichiara un’autonomia di 410 miglia alla velocità di crociera, sebbene non abbiamo dati relativi la capacità dei serbatoi è comunque un’autonomia interessante per uno yacht planante di 24 metri, soprattutto se calcolata alla velocità di 25 nodi.

Continuando nel racconto dei dati tecnici che riguardano questo moderno yacht di Canados, ci soffermiamo sugli interni perché oltre a essere completamente personalizzabili dall’armatore per ciò che riguarda il decor, possono anche esserlo nella compartimentazione. Le soluzioni proposte dal cantiere sono a mio avviso in grado di accontentare qualsiasi tipo di armatore, sia che intenda fare un uso totalmente privato dello yacht sia che invece, abbia intenzione di utilizzarlo anche a scopi commerciali per il charter.

 

Veniamo al perché del titolo scelto per questo yacht: Canados è un cantiere che dal 1946 esprime le sue poliedriche capacità produttive sulle rive del fiume Tevere, quasi alla foce e ancora sul territorio della città di Roma. La sua storia è sempre stata fortemente legata al territorio e tuttora il personale che opera all’interno degli stabilimenti all’Idroscalo di Ostia è quasi interamente della zona. Non solo, come ama evidenziare Michel Karsenti, il personale attuale è spesso la seconda generazione che lavora in cantiere.

Una storia che merita di essere raccontata nel dettaglio lo farò qui prossimamente, ma ora voglio soffermarmi su un altro importante aspetto che riguarda il nuovo Canados 808 Maximus: il suo progettista.

Romano anche lui, con un’esperienza maturata sin qui con progetti tra loro molto diversi per dimensioni e tipologia, apprezzato in Italia e all’estero per le sue capacità creative tese all’ottimizzazione dell’uso degli spazi con forme e soluzioni originali. Marco Casali, questo il suo nome, è il designer che con la cantieristica romana ha sempre avuto un rapporto particolare. Infatti, quando un altro storico cantiere nato sulle rive del Tevere è divenuto parte del Gruppo Ferretti, questi ha affidato proprio a un allora giovane e promettente architetto navale il compito di modernizzare le linee della gamma e razionalizzare spazi e arredi. Il giovane architetto era Marco Casali e i traguardi che ha raggiunto con i diversi modelli Itama che ha attualizzato e i nuovi che ha progettato tenendo fede allo stile inconfondibile del marchio, sono stati sicuramente una palestra di grande valore. Ma l’architetto romano è stato impegnato in molti altri progetti per cantieri anche lontani dalle nostre coste, per esempio Bavaria, Benetti, Palumbo, ISA, una gamma di tender e di RIB e altre attività che rendono oggi Too Design, questo il nome dello studio, un punto di riferimento nella progettazione nautica e navale.

In questo specifico progetto Marco Casali è stato chiamato a svolgere un compito complesso ma sicuramente molto stimolante, nel quale doveva mantenere lo stile Canados pur ottenendo maggiori volumi  e uno sfruttamento degli spazi migliorato rispetto a quanto il cantiere aveva fatto sino a quel momento su barche delle stesse dimensioni. Parlando di questo importante lavoro per Canados, Marco Casali ha dichiarato: “Il nostro principale obiettivo era di creare uno spazio davvero speciale per la cabina armatoriale, un’area ospiti totalmente indipendente e su un livello superiore rispetto al classico posizionamento sul livello inferiore. Per raggiungere questo risultato abbiamo dovuto separare il ponte principale su tre livelli leggermente diversi, ottenendo anche una grande zona relax equipaggiata con divani e area prendisole. Il profilo è caratterizzato dalle grandi vetrate curve dove la connessione laterale tra interno ed esterno è studiata per scomparire….”.

 

Per ragioni di spazio non riporto l’intera descrizione sul progetto che il designer romano ha voluto offrire alla stampa, ma credo che queste poche battute, unitamente alle immagini allegate, possano ampiamente aiutare chi legge a comprendere la complessità stilistica e funzionale che il Canados 808 Maximus porta con sé.

Chiudo con la scheda tecnica della barca, in attesa di andare in cantiere per raccogliere ulteriori dettagli, vedere a che punto è la costruzione e magari scoprire qualche dettaglio di nota che sinora non è emerso.

Il mio commento su questo progetto è: grazie a Michel Karsenti il cantiere Canados sta nuovamente tornando a essere motivo di orgoglio per il territorio, lo stesso territorio che gli offre maestranze di grande esperienza e in possesso di un’artigianalità straordinaria. Insieme a Karsenti poi, ci sono i tanti addetti del cantiere come ingegneri, tecnici e impiegati che hanno attraversato le diverse fasi dell’azienda e che ancora oggi esprimono le loro professionalità con entusiasmo. Tutto questo sarebbe molto bello da rilevare in qualunque località italiana, da italiano ne sarei orgoglioso, in questo caso l’orgoglio è ancor più campanilistico, ma motivato ampiamente. Il progetto a mio avviso è un segno del mutamento del cantiere pur tenendo fede alla sua storia e agli stilemi che finora ne hanno caratterizzato la produzione, così come tiene fede ai principi che Canados ha sempre espresso sulle sue barche, ossia, elevati standard di sicurezza, facilità di conduzione e praticità. Al contempo è un progetto d’avanguardia, con molte soluzioni inedite destinate a tradursi in confort, disponibilità di spazi per attività differenti in aree diverse da consumarsi contemporaneamente, aree private per relax in totale discrezione, insomma, ha tutto ciò che fin qui gli armatori hanno imparato a desiderare sulle barche e che proprio Michel Karsenti ha la grande capacità d’interpretare e realizzare sui progetti che lo coinvolgono. Dal punto di vista estetico il mio parere è che si tratta di uno yacht il cui profilo cattura l’attenzione inizialmente per la grande quantità di finestrature a scafo, poi, soffermandosi ci si accorge che è un design molto equilibrato nonostante una plancia poppiera molto estesa e un’altezza di costruzione che non ha reso il compito semplice. Sono tanti gli elementi innovativi di questo progetto dal punto di vista stilistico e funzionale, si possono percepire osservando i rendering dall’allestimento del pozzetto alla zona prendisole del fly, passando per piccoli accorgimenti formali che contribuiscono alla piacevole percezione dell’insieme.

SCHEDA TECNICA

Lunghezza fuori tutto: 24,60 m – Lunghezza scafo (CE):  23,10 m – Baglio: 6,25 m – Pescaggio alle eliche: 2,00 m – Dislocamento a vuoto: 28 t – Dislocamento a pieno carico: 66 t – Cabine: 1 armatore, 1 VIP, 2 gemelle doppie o in alternativa 1 armatore, 2 VIP e due cabine gemelle doppie – Bagni 4 o 5 in funzione della configurazione scelta – Cabina equipaggio unica per 2 membri o 2 per 3 membri sacrificando il locale garage – Motorizzazione: 2×1.550 HP MAN V12 oppure in alternativa 2×1.900 HP MAN V12 – Velocità massima dichiarata da 27 a 30 nodi – Velocità di crociera dichiarata: da 23 a 25 nodi – Autonomia alla velocità di crociera: fino a 410 miglia – Generatori: 2x Kholer da 20 kW.

Tutte le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà del cantiere Canados:  CANTIERI DI OSTIA S.R.L. – Sede legale e operativa – 00121 Roma –Via dell’Idroscalo, 252 – Tel. +39 06 8837 94 94, Fax. +39 06 8837 94 95 – info@canados.com – www.canados.com

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